In attesa del Convegno Internazionale a fine novembre sullo stesso argomento (save the date!) alcune riflessioni sul primo convegno nazionale: La Mindfulness in Psicoterapia e nelle Professioni Sanitarie
Il convegno che si è svolto il 20 gennaio è stato seguito da più di 250 persone tra quelle in sala e quelle che hanno partecipato via streaming.
Organizzato dal Centro Italiano Studi Mindful by Mondomindful in collaborazione con l’Associazione Mudita, il convegno ha voluto essere un primo spazio di riflessione tra gli operatori sanitari, su come la rapida diffusione della Mindfulness anche in Italia stia producendo un mutamento in molti settori del campo; nella bioetica, per esempio, nel modo di immaginare la gestione dello stress ed i processi di resilienza, nei modelli di intervento nella promozione e nella prevenzione della salute, nel trattamento del dolore e nelle cure palliative, negli interventi nei contesti educativi, sanitari e organizzativi, ma molto sarà ancora da comprendere e da scoprire.
Il convegno è stato aperto dalla Dott.ssa Loredana Vistarini, una delle primissime psicoterapeute (è infatti la prima italiana che ha preso la certificazione come Mindfulness Teacher dal Center for Mindfulness) formatasi quando ancora era presidente e docente il dott. Jon Kabat Zinn, e che insieme a me ha poi fondatonel 2006 il Centro Italiano Studi Mindfulness di cui è stata Presidente per molti anni ed ora Mondo Mindful srl.
Le relazioni sono state tutte di grande valore, pathos ed interesse.
Io ho offerto un contributo sulla Teoria della Mente nel modello Mindfulness, attingendo ad alcuni principi della psicologia buddista, della visione della coscienza di Raimond Panikkar e ad alcune intuizioni profondamente ispiranti di Simone Weil. Se la mia relazione si è soffermata più su temi esistenziali e filosofici, la dott.ssa Paola Mauro e la dott.ssa Rosa Bruni ci hanno portato direttamente sul campo offrendoci l’esperienza e i dati di efficacia di un intervento basato sulla Mindfulness da loro effettuato in una struttura sanitaria, mentre la Dott.ssa Stefania D’Amore, la Dott.ssa Simona Moltoni e la Dott.ssa Marina Visconti con la loro relazione “Da Essere a Essere”: la rilevanza del campo di contenimento mindful”, ed alcune pratiche di consapevolezza nelle quali ci hanno guidato, ci hanno introdotto alla Core Process Psychotherapy, sviluppata al Karuna Institute, UK, che integra la psicologia buddista e la pratica della mindfulness con la psicoterapia occidentale.
a proposito di questo a fine Novembre chi è interessato potrà partecipare a Roma, nell’ambito del “1°convegno internazionale su Mindfulness e Psicoterapia” (preparatevi ci saranno relatori molto interessanti!) ad un workshop condotto da Anne Overzee psicoterapeuta Core Process del Karune Institute.
Si sono poi succeduti gli interventi della Prof.ssa Paola Mamone, psicoterapeuta e docente alla Scuola di specializzazione di psicologia della Salute dell’Università Sapienza di Roma, che ha portato una relazione sulla promozione della salute nella relazione di cura, affrontando quindi la fondamentale tematica dei principi etici e relazionali della Mindfulness nella psicoterapia. Ha chiuso il convegno il dott. Roberto Mander, Responsabile per l’Italia dello Zen Peacemaker Order, facendoci partecipare con passione e calore, attraverso la sua relazione “La risorsa dell’equanimità nell’intervento terapeutico in condizioni di grave malattia” a ciò che ha vissuto e compreso durante la sua esperienza professionale nell’ambito delle cure palliative e del lutto con la Ryder Italia Onlus e il Gruppo Eventi.
In attesa (tenetevi liberi mi raccomando!) del 1° Convegno Internazionale su Mindfulness e Psicoterapia a fine Novembre sullo stesso argomento, chi avesse perso questo nazionale può, se lo desidera, recuperarlo con un piccolo contributo a questo link