Sempre maggiore l’interesse per la psicoterapia online. Ecco perché.

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La psicoterapia online diventa sempre più diffusa e popolare in tutto il mondo e anche in Italia. In questo articolo scopri perché e se può essere d’aiuto anche a te.

I dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Secondo dati diffusi dall’OMS (organizzazione Mondiale della Sanità), in Italia 17 milioni di persone soffrono di ansia, depressione e altri disturbi mentali. Anche se i sintomi di disagio variano ovviamente da caso a caso, tutte queste persone hanno una cosa in comune: sono collegate al web e hanno uno smartphone spesso, se non spessissimo, tra le mani.

Secondo un’indagine di D-Scout sono 2600 le volte che tocchiamo lo schermo del nostro smartphone ogni giorno, guardandolo circa 221 volte e utilizzandolo per quasi 3 ore.

La pervasività della trasformazione digitale la sempre crescente possibilità di comunicare a distanza in tempo reale sono uno dei fondamenti della telemedicina e influenzano profondamente la psicoterapia online. Anche per prevenire, a volte.

Prevenzione on line delle ricadute psicopatologiche

Si pensi ad esempio all’app Mindstrong, sviluppata di recente negli USA da Tom Insel, l’ex direttore dell’Istituto per la salute mentale statunitense. L’applicazione che va installata su uno smartphone, lavora in background per analizzare come le persone digitano, cliccano e scrollano nell’uso quotidiano del telefono e delle altre applicazioni.

I dati raccolti vengono cifrati e analizzati, utilizzando un algoritmo di machine learning i cui risultati sono poi condivisi con il paziente e il terapeuta che lo cura. Queste informazioni biometriche, analizzate dall’intelligenza artificiale, possono fornire indizi estremamente importanti, rivelando, per esempio, una ricaduta nella depressione o l’insorgere di una fase ipomaniacale.

Trasformazioni della psicoterapia online

Se le innovazioni in campo di telemedicina si susseguono rapidamente, anche nel campo della psicoterapia online assistiamo a delle
trasformazioni importanti.  La web teraphy si è arricchita in questi anni di tante possibilità che ampliano il tradizionale rapporto in
videoconferenza.

Oggi si possono avviare percorsi terapeutici via telefono, via chat, per email, per messaggistica istantanea. Le modalità sono frutto di un accordo tra paziente e terapeuta e possono anche variare in base alle circostanze. Si può iniziare il percorso per email e in seguito accorgersi che è più utile una videochiamata e viceversa.

Perché molte persone preferiscono la psicoterapia online?

Ci sono diversi motivi che spingono una persona a preferire la psicoterapia online.
È conveniente. Con la psicoterapia online non c’è bisogno di
percorrere la distanza che serve a incontrare il terapeuta. Questo può essere decisivo per chi è sempre di corsa tra famiglia e lavoro o anche per chi, per ragioni di salute o di età, non ha una grande facilità a spostarsi.

È comodo. Comunicare online può essere più semplice e preferibile per i giovani e i giovanissimi e comunque per chi è abituato a farlo già
per altri motivi.

È più semplice. Per alcune persone la mediazione dello strumento tecnologico può essere un meccanismo facilitatore per superare
timidezza, vergogna, difficoltà ad esprimersi.

È flessibile. Le sessioni di psicoterapia online possono godere di orari più flessibili rispetto alla terapia tradizionale. Possono essere anche
richieste con un minor preavviso, a volte, ed essere svolte anche di
sabato o di domenica.

Psicoterapia online. Come cominciare.

Se lo desideri possiamo iniziare insieme. Contattami qui: e ti risponderò in tempi brevi. Scopriremo insieme cosa può funzionare per te e troveremo la modalità più utile di psicoterapia online per esserti d’aiuto subito e in modo efficace.

Author

Bianca Pescatori

Psicoterapeuta libero professionista ad orientamento psicodinamico e cognitivista.
 Ha collaborato e collabora con enti pubblici e privati per quanto riguarda la gestione dello stress attraverso i protocolli mindfulness Based e ricerche correlate, tra cui l’Università La Sapienza, dipartimento di psicologia e il policlinico dell’Università di Tor Vergata.