Un boccone consapevole alla volta
Il maestro zen Thich Nhat Hanh ha scritto, insieme a Lilian Cheung, un libro molto utile ‘Mangiare Zen, nutrire il corpo e la mente’ ed. Mondadori.
Ne cito un paragrafo.
“Osservando in profondità il cibo che mangiamo ci rendiamo conto che contiene la terra, l’aria, la pioggia, la luce del sole, il duro lavoro dei contadini e di tutti coloro che lavorano, trasportano e vendono gli alimenti. Quando mangiamo in piena consapevolezza prendiamo sempre più coscienza di tutti gli elementi e gli sforzi che sono stati necessari a fare del nostro pasto una realtà; questo a sua volta aumenta in noi l’apprezzamento per il sostegno che riceviamo di continuo dagli altri e dalla natura.”
Queste parole quando le ho lette per la prima volta mi hanno fatto riflettere su quanto mangiare con consapevolezza nutra non solo il nostro corpo, ma anche il nostro cuore e la nostra mente. Come nutra tutti i nostri bisogni “in un colpo solo”.
Riceviamo infatti non solo proteine, vitamine, sali minerali e quant’altro necessita il corpo per la sua sopravvivenza, ma anche gentilezza, sollecitudine, cura, collaborazione.
Ma ancor di più, se riusciamo ad accogliere il cibo, boccone dopo boccone, con tutta l’attenzione che merita potremmo forse notare sorgere nel nostro cuore gioia e gratitudine e un senso di fratellanza verso coloro che hanno contribuito affinché arrivasse nel nostro piatto.
Ed anche un senso di appartenenza e di rispetto per questo pianeta Terra che ci offre in suoi frutti.
Potrebbe anche accadere allora che, giorno dopo giorno, ci si possa sentire sempre più connessi ad essa. Riuscendo così a vederne la bellezza, a coglierne la vitalità e l’energia, a gioire dei doni che ci elargisce.
Forse, mi auguro, tutto questo ci stimolerà a prendercene cura piuttosto che sfruttarla.
Così piano piano, un boccone consapevole alla volta, salveremo il mondo dall’essere distrutto dalla nostra distrazione e dal nostro egoismo.