Dovrebbe essere il periodo più bello dell’anno, ma a volte si trasforma in un incubo. Perché succede? Cosa possiamo fare per goderci le vacanze? Le risposte in questo articolo.
Finalmente è arrivata l’estate soprattutto in quest’anno strano e così particolare. Dopo il lockdown che ci ha tenuti chiusi in casa durante la primavera, l’estate 2020 ci appare come un’estate da vivere più delle altre. Quasi fossimo alla ricerca di quella libertà di cui l’emergenza Covid19 ci ha privati per qualche mese. Seppur nel rispetto delle norme anti-Covid – e quindi con qualche mascherina in valigia e la dovuta distanza interpersonale anche in spiaggia – l’estate ci appare come il periodo in cui finalmente rilassarsi. Eppure ci riesce spesso difficile. Non sempre infatti le vacanze generano relax in chi le vive. A maggior ragione poi con le regole a cui saranno soggette quest’anno.
Dal post-lockdown al new normal
Tra i neologismi da post-lockdown figura sicuramente anche l’espressione “new normal”, ossia quella condizione di normalizzazione successiva a una situazione che era eccezionale, come nel caso della quarantena.Nel 2020, infatti, il lockdown ha cambiato la vita di tutti e molte persone hanno vissuto con difficoltà la fase immediatamente successiva alla quarantena. Dalla sindrome della capanna, alla depressione in casi più gravi, la quarantena ha, inevitabilmente, generato le sue vittime.Il corpo e la mente in questi mesi sono stati messi costantemente alla prova. La paura del contagio, il lockdown, il distanziamento sociale e di conseguenza la solitudine.
Poi la fase 2 con le sue ansie dovute ancora una volta alla paura di tornare a una vita normale ma diversa da come era prima del Covid19. Infine l’adeguamento a una condizione che ci vede ogni giorno sempre all’erta e attenti ai nostri comportamenti e a quelli degli altri.Lo stress accumulato in questi mesi non è certo poco e mai come quest’anno si avverte il bisogno di una vacanza per rigenerarsi e ritrovare la giusta calma e tranquillità.
Stress da vacanza: essere visibili
Spesso però il periodo dell’anno in cui si stacca dal lavoro rischia di rimanere sempre carico di una stressante ansia da prestazione. Non rispetto alla nostra professione, ma riguardo alla nostra visibilità attraverso i social network. Siamo reali solo se lo confermiamo in continuazione attraverso i social network. L’utilizzo massivo dei social ha generato negli ultimi anni una dipendenza, spesso patologica, da queste piattaforme. Il condividere continuamente immagini della nostra vita, non è per il solo piacere di farlo o per scambiare opinioni tra amici, ma ci rassicura circa la nostra stessa esistenza. Il famoso “cogito ergo sum” diventa “posto ergo sum”.
Non condividere tutto ciò con i nostri amici virtuali ci fa sentire invisibili e soli. Cerchiamo nei social la conferma della nostra esistenza, l’approvazione delle nostre scelte, il rispecchiamento del nostro valore. Provocare dunque invidia, disappunto, meraviglia, desiderio o qualsiasi altra reazione negli altri, ci permette di sperimentare e dare un senso concreto e visibile alle nostre vacanze. Questo rischia di inserirci in un circolo vizioso poiché ciò che ci nutre (e ci assuefa) non sono tanto le vacanze quanto i riscontri che ne ricaviamo circa la nostra visibilità e dunque la nostra esistenza.
Stress da vacanza: essere indispensabili
In questo quadro però c’è anche chi vive lo stress da vacanze perché non riesce a staccare del tutto dall’ufficio e allora vive i giorni precedenti alla partenza come giorni infernali in cui far quadrare meticolosamente tutto prima di andare via per sentirsi a posto con la coscienza. “In una ricerca inglese dell’anno scorso è risultato che 73% degli intervistati erano ansiosi al pensiero di partire per le vacanze estive”.
Pare proprio che l’ansia da vacanze sia una sindrome che colpisca soprattutto chi ha un ruolo abbastanza rilevante in ufficio ad esempio. Per non parlare poi dell’organizzazione puramente logistica e dunque del dover cercare hotel e prenotare con anticipo, ma anche voli, spostamenti vari, i documenti che servono, la lista delle cose da portare e da avere prima della partenza si allunga sempre più e le aspettative aumentano con essa.
E allora come fare?
Dopo il lockdown che ci ha visto tutti intenti a badare a mille pagine di internet aperte contemporaneamente, la didattica a distanza dei figli, i corsi di aggiornamento online, lo smartworking e le videochiamate con amici e parenti, è arrivato il momento di disintossicarsi dalla troppa tecnologia pervasiva, di spegnere i dispositivi tecnologici e registrare le esperienze prima nella mente e dopo nelle memorie interne dei nostri dispositivi. Sembra facile, ma come farlo? In questo articolo ho voluto riunire dieci piccoli consigli per contrastare lo stress da vacanza.
Dieci semplici consigli per una vacanza lontani dallo stress
1) Ricorda spesso a te stesso che sei in vacanza.
E lo sei in questo momento, esattamente lì dove ti trovi. Puoi, ogni volta che te lo ricordi, chiudere gli occhi per un attimo, sentire il calore del sole sul tuo viso, il respiro che entra ed esce dalle tue narici e dirti: questo è tempo di libertà. Questo perché il più delle volte non siamo presenti a noi stessi, ed allora andiamo con il pilota automatico. Il pilota automatico è utile perché ci permette di fare tante cose abitudinarie senza perdere tanto tempo stando su a pensarci. Una volta imparate è fatta. Ma il pilota automatico non pensa, non si modifica secondo le circostanze, innesca sempre la solita marcia e così non sa che siamo in vacanza, non è in contatto con il presente, ma solo con lo schema che ha imparato. Dobbiamo avvertirlo più e più volte.
2) Appena sveglio, qualche minuto per te stesso.
Al mattino, quando ti svegli, prenditi 5 – 10 minuti per permettere alla mente, appena rinata alla coscienza del nuovo giorno, di familiarizzare con il corpo che abita. Ad occhi chiusi porta l’attenzione a “sentire” le sensazioni del corpo: sensazioni di pesantezza, di calore, se c’è tensione o rilassamento, sensazioni di espansione e contrazione dovute al processo del respiro. Il corpo è sempre nel presente, coltivando la capacità di portare l’attenzione della mente alle sensazioni del corpo ti stai dando l’opportunità di accorgerti di quello che provi e dunque di scegliere ciò che ti dà maggiore benessere e lasciare andare il resto.
3) Appena ti alzi poni attenzione alle tue sensazioni.
Quando ti alzi “senti” il corpo che si alza, consapevole delle sensazioni del movimento: è agile o appesantito, dolorante o c’è una sensazione di benessere? Sorridi al nuovo giorno che ti si apre davanti. È un giorno che non hai mai vissuto e che non si ripeterà mai più. Se è vero che la mente influenza il corpo è anche vero il contrario. Anche se spontaneamente non ci verrebbe, sorridere intenzionalmente ci farà sentire più sereni. Ripeti questo sorriso consapevole ogni volta che te lo ricordi!
4) È necessario contrastare l’abitudine allo smartphone.
Se in qualche momento della tua giornata ti accorgi che la tua mano cerca il cellulare fermati. Se te lo ritrovi in mano posalo. Piuttosto ascolta per qualche secondo questo impulso e i pensieri che lo accompagnano. Poi porta l’attenzione al respiro, e fai tre respiri consapevoli, seguendo l’inspirazione e l’espirazione per tutta la loro durata. Chiediti “è proprio necessario il telefonino ora”? Poi decidi tu intenzionalmente se usarlo, piuttosto che essere agito dalla compulsione dell’abitudine. Un passo in più verso la libertà.
5) È necessario disconnettersi da internet.
Ricordati l’uso del computer e di internet in vacanza non è essenziale. E’ anche utile permettere alla mente di riposarsi dall’accumulo di informazioni che riceve durante tutto l’anno. Vacanza, essere vuoto, libero significa anche questo. Una pratica di consapevolezza (e di buon senso) è quella di “scegliere” di dedicare ad internet pochi minuti al giorno, quel tanto proprio per non morire di astinenza. Scegli dunque un tempo preciso per questa attività all’inizio della tua vacanza e non vacillare. Quando senti forte l’impulso di tornare sulla tua decisione piuttosto cogli l’opportunità di tornare per qualche momento alle sensazioni del corpo, chiudi gli occhi e osserva il loro sorgere e svanire momento dopo momento, senti la loro piacevolezza o spiacevolezza, nota la tua mente come reagisce a tutto questo. Racconterai al mondo intero la bellezza dei luoghi da te percorsi dopo, al tuo ritorno. Ora goditele!
6) Approfitta di ogni occasione per rendere “reale” la tua vita sperimentandola fino in fondo.
Quando te lo ricordi, qualsiasi cosa tu stia facendo mantieni il contatto con le sensazioni del respiro. Se cammini, se stai mangiando, se parli con qualcuno, se ti fai la barba o ti stai asciugando i capelli, se sei arrabbiato o stai carezzando la persona che ami o il tuo bambino, se sei al cinema, stai leggendo o stai guidando puoi nello stesso tempo, consapevole del respiro, “sapere” di essere presente proprio lì in quel momento, e non essere perso e frammentato nelle varie attività. L’integrità porta felicità.
7) Concediti un “passeggiata consapevole” nell’arco della giornata.
Trova un posto che per te è gradevole e mentre cammini porta l’attenzione alle sensazioni dei piedi che passo dopo passo si poggiano sul terreno. Rimani in contatto con la sensazione di pressione del piede destro, per esempio, mentre poggia sul terreno, della lieve sensazione iniziale, che si fa via via più forte mentre il piede sinistro si stacca dal terreno per avanzare, e così via. Oppure porta l’attenzione sulle sensazioni delle anche che ondeggiano mentre il corpo cammina. Se sorgono pensieri notali, e poi con decisione riporta l’attenzione sulle sensazioni fisiche: il calore del sole, o la leggerezza del vento sulla pelle del viso, il suono del canto degli uccelli, o di altri suoi presenti in quel momento, le forme e i colori del mondo esterno che i tuoi occhi incontrano.
8) Accetta con serenità gli imprevisti.
E di fronte ad un contrattempo? Un ingorgo con la macchina, per esempio, una lite, una telefonata sgradevole improvvisa, qualcosa che provoca sensazioni o emozioni spiacevoli o fastidiosi pensieri ossessivi. Quando ti accorgi che qualcosa non va, porta l’attenzione all’interno di te (ricordati che il fastidio è dentro il corpo e la mente, non fuori), riconosci ed entra in contatto con la sensazione e l’emozione difficile, permettigli di essere così come arriva, riconosci di cosa si tratta: rabbia, paura, dolore, irritazione; entra in intimità con quello che c’è, non tanto in modo analitico ma sentendo l’esperienza: ad es. nel corpo, cosa sento, come è fatta, cosa genera in me. Questo ti porterà a non identificarti con questa emozione, è presente ma non ti toglierà la serenità, e svanirà molto presto.
9) Mangia ogni giorno qualcosa con consapevolezza.
Questa è una pratica molto piacevole. Concedi al momento del pasto tempo e tutta la tua attenzione. Guarda il cibo, notane la forma, il colore, sentine l’odore, poi lentamente mettilo in bocca e concentrati sulle sensazioni del gusto boccone dopo boccone. Mentre mangi sai di stare mangiando quel cibo, che sapore ha, che consistenza, quanto dura un boccone, noti quando deglutisci e così eviti di mangiare, come spesso accade, i progetti, i pensieri, le preoccupazioni, i dispiaceri, il passato, il futuro. Alla fine della vacanza sarai in ottima forma.
10) Consapevolezza, sempre.
Per riepilogare: se stai mangiando, mangia anche con la mente, se stai camminando cammina anche con la mente, se balli, se ami, se nuoti, se scali una montagna, se piangi, se ridi, se giochi, qualsiasi cosa il tuo corpo stia facendo porta con te anche la mente, e se pensi pensa anche con il corpo. Mindfulness deriva dalla parola in antica lingua Pali “Sati”, il cui significato è presenza mentale, ed anche ricordare, ricordare di esserci. Dunque qualsiasi cosa stia facendo il corpo ricordati di essere con lui, momento per momento, questo è il segreto di una buona vacanza e di una buona vita.
Se seguirai almeno 8 su 10 di questi piccoli segreti, vedrai, la vacanza diventerà così una vera e propria vacanza, periodo in cui staccare per rigenerarsi, per ricaricare le batterie e tornare al quotidiano di ogni giorno riposati e performanti.
Buone vacanze!